Trekking tra le Dolomiti Unesco
Piccolo borgo, ampi orizzonti. Se il fondovalle è il luogo di raffinati particolari e angolini raccolti, bastano pochi passi al di sopra del bosco e si spalancano orizzonti immensi, che riempiono gli occhi e il cuore e innalzano lo spirito.
Una volta parcheggiata l’auto nel vostro alloggio o in uno dei due parcheggi pubblici di Sottoguda e della Val Pettorina, lo stress della vita quotidiana non è che un antico ricordo: il primo respiro di un’aria pura e incontaminata e lo scroscio del ruscello hanno già il sapore di libertà.
Per chi ama i trekking immersi nell'incontaminato scenario delle Dolomiti UNESCO e le vacanze senz'auto, Sottoguda è una destinazione paradisiaca. Per godere di incomparabili momenti di serenità e equilibrio interiore, e ritrovare la tua essenza, o semplicemente passeggiare in compagnia di chi ti è più caro, ecco una serie di suggerimenti con partenza diretta dal paese.
Richiedi una cartina dettagliata presso il tuo alloggio o al Tourist Office di Sottoguda.
Prima di partire per la tua escursione, non dimenticare di informarti sempre sulle condizioni aggiornate dei sentieri: dopo l'uragano Vaia, alcuni passaggi devono essere ripristinati.
Una volta parcheggiata l’auto nel vostro alloggio o in uno dei due parcheggi pubblici di Sottoguda e della Val Pettorina, lo stress della vita quotidiana non è che un antico ricordo: il primo respiro di un’aria pura e incontaminata e lo scroscio del ruscello hanno già il sapore di libertà.
Per chi ama i trekking immersi nell'incontaminato scenario delle Dolomiti UNESCO e le vacanze senz'auto, Sottoguda è una destinazione paradisiaca. Per godere di incomparabili momenti di serenità e equilibrio interiore, e ritrovare la tua essenza, o semplicemente passeggiare in compagnia di chi ti è più caro, ecco una serie di suggerimenti con partenza diretta dal paese.
Richiedi una cartina dettagliata presso il tuo alloggio o al Tourist Office di Sottoguda.
Prima di partire per la tua escursione, non dimenticare di informarti sempre sulle condizioni aggiornate dei sentieri: dopo l'uragano Vaia, alcuni passaggi devono essere ripristinati.
1- Il canyon dei Serrai di SottogudaTempo: 40 minuti
Dislivello: 200 metri Adatto anche ai passeggini In seguito agli eventi meteo dell'ottobre 2018, l'accesso al canyon è momentaneamente interdetto per le operazioni di ripristino, come da ordinanza del Sindaco Nr. 58 del 07/12/2018. Luogo magico e fiabesco, il Parco Naturale dei Serrai di Sottoguda vi regalerà un’esperienza di rigenerazione totale. Con una semplice passeggiata di 2,5 km vi immergerete in un’atmosfera mistica grazie al gentile scroscio del ruscello e di piccole cascate, alla chiesetta di Sènt Antòne, al balsamico profumo dei larici e degli abeti secolari abbarbicati sulle pareti a picco e all’aria incontaminata e pura, in un ambiente fresco, al riparo dalla calura estiva. Il Canyon è servito da un trenino che da Sottoguda conduce a Malga Ciapéla, ideale per bambini o persone con mobilità ridotta che non vogliono perdersi questa meraviglia. I Serrai possono essere percorsi anche in bicicletta nella direzione Sottoguda-Malga Ciapéla. Da Malga Ciapéla è possibile salire in funivia sulla vetta della Marmolada in soli 15 minuti e visitare il nuovo Museo della Grande Guerra alla stazione intermedia di Seràuta, nei pressi della Zona Monumentale. L’ingresso è compreso nel prezzo del biglietto. Da Malga Ciapéla parte anche la celebre escursione ai piedi dell’imponente parete Sud della Marmolada. Immersa tra i bucolici pascoli della Val Ombretta sorge la Malga Ombretta (60 min. dal Rù Dalbèrch, oltre il campeggio), centro geografico delle Dolomiti UNESCO e regno della rara marmotta albina. Da qui sono raggiungibili il rifugio Faliér (40 min.) e il Passo Ombretta (1h 30 min.) |
2- Il Col dele Ote
Tempo: 30 minuti
Dislivello: 150 metri Al ponte in località La Vèrda (presso la biglietteria dei Serrai) si imbocca un panoramico sentiero che dopo alcune curve, permette di dominare dall’alto il borgo di Sottoguda e la Val Pettorina con ampia veduta sulle montagne circostanti. Presso il ponte di Rù de Rùzaton è possibile ammirare la fioritura di meravigliose Sgrìnfe de l Diàul, rari raponzoli incastonati nella roccia. |
3- Al lago di Alleghe
Tempo: 2 ore
Dislivello: 250 metri, gran parte in discesa Oltrepassato il Sol&Nef Apartments sulla destra orografica si imbocca una rigenerante passeggiata al bordo del bosco, che passando per la bella area pic-nic di Pian da Le Risće, raggiunge la frazione di Sorarù e Savinèr di Laste per poi costeggiare il fiume Cordévole da Caprile al celebre lago di Alleghe, dove si rispecchia la maestosa parete nord-ovest del Civetta. Sul lago si possono effettuare escursioni in barca a remi, pedalò, kayak e pesca sportiva catch and release. |
4- La ValbonaTempo: 60 minuti fino alla Malga
Dislivello: 500 m Sentiero chiuso per ripristino in seguito all'uragano Vaia. Ambiente appartato e selvaggio, la Valbona offre un trekking al fresco circondati da rocce vulcaniche, tra le quali spaccature si celano preziosi esemplari di flora alpina protetta. Alcuni toponimi locali richiamano proprio le antiche cave, dalle quali si ricavava il materiale basaltico più pregiato per realizzare le testate d'angolo delle case. Una di queste località è I Ciantógn di Buoji, all'entrata della fresca e verdeggiante Valbona, sulla destra orografica. Giunti all’antica Malga di Valbona (60 min.), è possibile proseguire verso la Forcella di Valbona (1h. 45 min.) o la Forcella delle Fontane (1h. 45 min.) e scollinare in Val del Biois. Nota di pregio in questa zona è la flora endemica, tipica delle zone artiche e retaggio delle antiche glaciazioni dell'arco alpino. |
5- Il Bosch di Faièr e l’antico borgo di Sofedèra
Tempo: 2 ore circa il giro ad anello
Dislivello: 300 metri Inizialmente questo tragitto coincide con il percorso tematico La Via della Meditazione. Dal parco giochi di Sottoguda si oltrepassa il torrente Pettorina. Superata la località La Céva, a lato dei resti dell’antico maso di Sottoguda, ci si immerge in uno spettacolare bosco di faggi: I Faièr. Seguire poi le indicazioni per le soleggiate frazioni di Albe e Valier, che insieme costituiscono l’antico borgo di Sofedèra, abitato fino agli anni ’60. Qui potrete ammirare esempi eccelsi di case in pietra. Degna di nota è la Ciesa di Lece, ove la maestrìa del taglio della pietra raggiunge i massimi livelli. Fermatevi a parlare con Umberto! È l'unico abitante del borgo che con cura e amore mantiene in decoro il paese, vi indicherà varie curiosità che cerca di salvaguardare. Al ritorno si consiglia di completare il giro ad anello passando per la frazione di Le Palue con i suoi graziosi tabièi per fare poi ritorno a Sottoguda. |
6- Franzéi e il Lèch di Giai
Tempo: 60 minuti fino a Franzéi
Dislivello: 1100 metri Appena oltrepassata l'ultima casa di Sottoguda, la Ciesa La Vèrda in direzione Serrai, si svolta subito a sinistra e salendo per mulattiera si giunge alla Strada Statale del Passo Fedaia. La si attraversa continuando per strada silvo-pastorale con vari scorci lungo il percorso (il pianoro de I Piegn con i plurisecolari abeti) conduce all’idillica conca di Franzéi, dove non di rado si incontrano bonarie mucche e cavalli (50 min.). Risalendo la Val de la Miniera, patria dello stambecco, si raggiunge un incantevole conca glaciale con uno specchio d’acqua d’intenso blu cobalto: è il Lèch di Giai dove, narra la leggenda, le Eivàne, figure mitologiche della tradizione ladina, solevano fare il bagno (60 min. da Franzéi). Da qui si può raggiungere la Forcella dei Giai (20 min.) o la più impegnativa Cima dell’ Auta (60 min. per escursionisti esperti) |
7- Il Col de Fedèra e le creste dei Migogn
Tempo: 1h 40 minuti circa fino Col de Fedèra, 3h 30 minuti fino alla cima de I Migogn
Dislivello: 750 metri fino a Col de Fedèra, 1150 fino alla cima de I Migogn Superato il Bosch di Faièr come per l’escursione n.6, si giunge alla Mont de Sot (60 min. da Sottoguda, alquanto faticoso), dove una fontana offre ristoro. Poco prima, potrete fare una pausa su una panchina in pietra utilizzata per secoli dai contadini e ammirare i larici secolari della località Cosproè. Dalla località Col dal Tón sulla Mont de Sot, seguire le indicazioni per il Col d Albe (25 min), per poi raggiungere il pulpito di Col de Fedèra (15 min), un tempo luoghi della fienagione come si può intuire dai numerosi tabièi (fienili) che si incontrano. In estate a Sottoguda si assisteva a una vera e propria migrazione verso le terre alte, per procurare il fieno che veniva trasportato a valle per mezzo di grandi luoze (slitte). Gli Stagudèr, che trasportavano con il zarlìn (gerla) vivande, animali da cortile, beni di prima necessità e prole erano bonariamente soprannominati beduini. Si risalgono poi i ripidi pendii prativi di Mont de Sora, per poi guadagnare la cresta de I Migogn, ammirando il panorama a 360° dal ciglio di un antico vulcano. Nei pressi, sulle Zime de Agnereze, si osservano resti delle batterie di medio calibro che bersagliavano l’altipiano del Cherz (Passo Campolongo) nella Prima Guerra Mondiale. Sul cucuzzolo era posizionato un riflettore che illuminava il Col di Lana. |
8- Il piz de GudaTempo: 2h 45 minuti
Dislivello: 900 metri Vista dal basso, la mole del Piz de Guda ricorda una sorta di Machu Picchu in miniatura ed è una vetta che regalerà soddisfazione agli escursionisti esperti. Il toponimo Sottoguda sta proprio ad indicare “la località che si trova sotto al Piz Guda”. Superato il Bosch di Faièr come per l’escursione n.6 e 7, si giunge alla Mont de Sot (60 min. da Sottoguda, alquanto faticoso). Si prosegue fino alla località Col dal Tón, si prende a sinistra per Piz de Guda. Si percorrono i pendii de I Arjèi fino ad incontrare un ruscello, che si risale per 150 metri. Lo si attraversa; si osservano i resti di un’antico aiél (carbonaia), resa visibile dallo scalpitare dei cervi che nella stagione degli amori si confrontano nei loro rodei. Si guadagna il valico di Forcia per poi seguire il tratto finale verso il Piz de Guda, disseminato di resti di trincee militari della Grande Guerra, fino a raggiungere la sommità del Piz de Guda. |